giovedì 17 ottobre 2013

Orfani - Recensione #1 - Quando copiare diventa un arte


Autore:Roberto Recchioni

Disegni:Emiliano Mammuccari

Sergio Bonelli editore

Pagine:98 

Prezzo:4,50 €

La pubblicità ti frega, c'è poco da dire, complice anche il fatto di voler mettere da parte a tutti i costi i pregiudizi e di volere dare una chance ad una nuova serie che già dalla copertina lascia presagire un originalità degna del remake di Robocop.

E poi dici tra te e te che anche se in cuor tuo sai che Roberto Recchioni è uno scrittore sopravalutato, nonché emerito chiacchierone, vale comunque la pena dare una chance ad una nuova miniserie, perché ad un "numero 1" non si dice mai no.

Eccovi quindi due righe a caldo sul primo Numero di "Orfani".

Una cosa è certa, se testi e storia non mi hanno entusiasmato più di tanto, sui disegni invece c'è poco da ridire.
Mammuccari ha talento da vendere, e tralasciando il fatto che nelle note di apertura, la scelta di optare per un albo a colori venga celebrato come una sorta di evento(ma seriamente?)i disegni di Orfani sono davvero magnifici, in effetti forse sono l'unico aspetto positivo di questo primo numero.

Trama:

La storia si apre con un esplosione che spazza via mezza europa e un sesto della popolazione mondiale.
Tra i sopravvissuti ci sono molti bambini rimasti orfani, la quali vengono raccolti dall'esercito allo scopo farli diventare dei soldati, visto che dal punto di vista dei militari, dei bambini che hanno perso gli affetti a causa della guerra, sono i candidati ideali per divenire degli ottimi combattenti.

I bambini raccolti vengono quindi trasportati senza tante spiegazioni, a diversi chilometri dal campo, e lasciati da soli per metterli alla prova e verificare se da soli riescono a raggiungere il campo, il tutto mentre l'ideatrice del progetto"Orfani"monitora i movimenti dei bambini.

Una volta verificato che tali bambini sono in grado di orientarsi, a pochi chilometri dal campo i "geniali"supervisori dell'esercito decidono di testare ulteriormente le capacità combattive dei bambini, sguinzagliandogli contro un orso.

...

Successivamente scopriamo che l'esplosione che ha distrutto mezza europa, era stata generata da una razza aliena che per ragioni che non vengono spiegate, sembra sia ostile alla terra.

Passano gli anni, gli orfani protagonisti della storia, sono ormai diventati dei soldati adulti, e la terra è riuscita a mandare un astronave dall'aspetto vagamente simile alla "Pillar of autumn"di Halo.

Anche i mezzi terrestri e gli aerei di ricognizione ricordano quelli di Halo, così come le armature e i fucili, con tanto di indicatore dei colpi residui, visualizzato su un piccolo display.

Una volta scesi sul pianeta alieno da cui era partito il colpo, gli Orfani entrano in contatto con la loro nemesi, degli alieni con un aspetto simile a Robert Herman degli Xmen, il che rende Orfani un autentico "crossover del plagio".


Gli alieni, presenti in "Orfani".

Herman degli Xmen.


Un saggio disse una volta che ognuno trae la propria ispirazione dalla proprie muse, ma che comunque copiare è sbagliato.

Eccovi una carrellata di immagini comparative, giudicate pure voi stessi:




Il "pelican" di Halo.


La pillar of autumn made in china, presente in Orfani

"La pillar of autumn" di Halo
Un mezzo di terra di Orfani.

Il "wardog"di Halo.

Il team di Halo reach
I protagonisti di Orfani


Eccetera, eccetera, eccetera...

Ma la sceneggiatura?

Banale, scialba e priva di pathos, con un overdose di clichè tipici(ma d'altronde da chi ha copiato, cos'altro ci si potrebbe aspettare?) ma all'occorrenza buona se si è alla ricerca di un metodo per prendere sonno.


In conclusione il primo numero di Orfani si è rivelato banale, esattamente come mi aspettavo, ma ehi.. se non tocco con mano, non sono contento.
Ora sono contento -_-

Per il resto non mi rimane che invitare tutti gli scettici a provare almeno il primo numero e a giudicare da voi.
Per quel che mi riguarda, non credo che continuerò la serie.