domenica 13 luglio 2014

WATCH DOGS - QUANDO I CANI GUARDONI SOFFRONO DI ASTIGMATISMO


E mentre scorrono i titoli di coda del titolo Ubisoft mi accingo a scrivere queste quattro righe per descrivervi le mie impressioni su un titolo che a detta di molti doveva essere rivoluzionario.
Voglio essere chiaro, questa che leggete non è una recensione vera e propria, ma un analisi pseudo seria e come tale vorrei che venisse considerata.

Watch dogs venne presentato due anni fa all'E3 del 2012 come uno dei primissimi titoli next gen.
Il comparto grafico che al tempo si mostrò sfavillante, andando avanti con lo sviluppo del gioco subì un vero e proprio downgrade, cosa sebbene sia stata più volte smentita da Ubisoft, successivamente è stata dimostrata recentemente da diversi fixer (dicasi, ironia della sorte) che sono riusciti a trovare nella versione Pc di Watch dogs, delle opzioni grafiche legate alla vecchia versione mostrata alla E3 2012, assenti nella versione finale del gioco.
Esaurita la premessa legata alla cosmesi del gioco, cosa c'è da dire sul prodotto finale?
Peripezie grafiche a parte, mi tocca dire che Watch dogs non è tra i prodotti più riusciti, in parte per via del fatto che dopo l'uscita di "sua maestà" Gta V trovo difficile riuscire a farmi piacere un nuovo open world che non si dimostri all'altezza del quinto capitolo del titolo Rockstar, ma anche per via delle molte lacune mostrate da Watch dogs.Ma andiamo con ordine.

TRAMA

Watch dogs è ambientato in una Chicago futuristica dove tutto è gestito dal Ctos, un sistema elettronico che gestisce praticamente tutto, dalle infrastrutture cittadine ai bancomat, fino ad arrivare al controllo dei cancelli delle abitazioni private e addirittura i sistemi di controllo dei muletti presenti nei cantieri.
Il problema di questo avveniristico e onnipresente sistema è che potenzialmente qualsiasi haker dotato di sufficiente conoscenze informatiche è in grado di utilizzare a piacimento i sistemi del Ctos.
Se da una parte, l'idea di un mondo completamente online, appare addirittura ridicola, dall'altra posso anche accettare l'idea come una critica alla nostra società, sempre più connessa e sempre più a rischio di attacchi informatici.
Nel gioco impersoneremo Aiden Pierce, esperto haker, reduce da un lutto in famiglia nella quale è rimasta vittima sua nipote.
Come diretta conseguenza di quel lutto, il nipote di Aiden è rimasto traumatizzato, mentre la sorella cerca di tirare avanti per aiutare il figlio.
Gli eventi porteranno il protagonista ad innescare una spirale di omicidi per risalire al responsabile dell'attentato, mentre sua famiglia rimarrà, suo malgrado, ancora una volta vittima delle azioni del protagonista.

GAMEPLAY

Tecnicamente Watch dogs, come tutti i titoli cross platform, appare modesto, sebbene alcuni effetti particellari come quello del fumo si dimostrino piacevoli da vedere.
In teoria l'obiettivo di Watch dogs era quello di dare al giocatore il controllo della città, ma nella pratica le feature concesse ad Aiden si limiteranno ad una manciata di azioni quali il controllo dei semafori, dissuasori, telecamere, nonché la possibilità di fare esplodere diversi oggetti, quali generatori e tubi del gas disposti lungo la Chicago virtuale.
In pratica durante gli inseguimenti, il giocatore dovrà premere a tempo i tasti legati alle diverse infrastrutture che si frappongono fra lui e i suoi nemici, con la diretta conseguenza che gli inseguimenti sembreranno in parte scriptati dalle meccaniche sopracitate.
Appare quantomeno demenziale la possibilità di Aiden di sabotare l'esplosivo in possesso dei suoi nemici facendoli saltare letteralmente in aria, cosa che di fatto permette di eliminare metà delle guardie con la pressione del tasto quadrato.
Considerato questo aspetto, sarebbe stato lecito aspettarsi un cambiamento di strategia da parte del nemico in modo da adattarsi in parte alle capacità offensive di Aiden, tuttavia questo non succede, il che rende le malcapitate guardie facile preda del protagonista, cosa che spesso rende le sessioni di gioco involontariamente comiche.

Ma il vero nemico di Watch dogs è la ripetitività, derivata in parte dal fatto che la Chicago riprodotta nel gioco non mi ha convinto molto, facendomi annoiare a morte durante i tragitti in auto.
In larga parte però il mio dissenso verso il titolo Ubisoft va attribuito a lui, ossia all'UNICO MINIGIOCO PRESENTE NELLA MODALITA' STORIA CHE PER TUTTA LA DURATA DI WATCH DOGS SI RIPETE CICLICAMENTE!!

Il noiosissimo minigioco dell'haking.
Un autentico incubo.

Io non sono un game designer, però ritengo che nella creazione dei minigiochi che il videogiocatore dovrà affrontare il per il proseguimento della storia, sia necessaria un briciolo di varietà, caratteristica che per l'appunto manca in Watch dogs, e che in un paio di occasioni mi ha portato a spegnere la console in preda al nervosismo isterico, scatenatosi nel momento in cui capivo che averei dovuto affrontare QUEL MALEDETTISSIMO minigioco ancora una volta.
Naturalmente le recensioni pubblicate nei "siti seri" si sono ben viste dal far presente questo aspetto.

E COSA DIRE DELLA STORIA?

Questa volta Ubisoft si è superata in peggio, sia per quanto riguarda la sceneggiatura in se, che per i dialoghi i quali più di una volta mi hanno ricordato i cartoni animati anni 80, cosa che mi ha strappato qualche sorriso durante i telegiornali che spesso riassumono gli eventi narrati in WD.
Ridicole anche le reazioni umane, in particolare quelli dei familiari di Aiden Pierce, che si lasciano andare in smielatissimi quanto agghiaccianti monologhi, in situazioni durante le quali la reazione più naturale sarebbe stata quella di sputare in faccia al protagonista.
E dire che il plot alla base di WD, che vede il fratellone psicotico trascinare quasi senza rendersene conto, la famiglia in un baratro di lutti e continue fughe, con dei dialoghi più curati avrebbe potuto reggere e rendere il gioco un prodotto più godibile, peccato che Ubisoft abbia preferito risparmiare sugli sceneggiatori.

GIUDIZIO FINALE

Watch dogs purtroppo rappresenta il lato nero di una Ubisoft sempre più interessata ad investire i soldi nel marketing piuttosto che nello sviluppo vero e proprio dei suoi titoli.Purtroppo vista la mancanza di un adeguata ludoteca sulle piattaforme next gen, Watch dogs ha venduto moltissimo, alimentando un modo di produrre videogiochi che a mio avviso rappresenta il cancro di quest'industria.

VOTO

6,5